Per capire cos’è l’endometriosi pelvica cominciamo dalla fisiologia. Nel corpo femminile c’è un tessuto fuori dal comune: ogni mese si prepara a sostenere una gravidanza ed è in grado di aumentare di 6 volte il proprio spessore. È l’endometrio, lo strato di cellule che riveste l’interno dell’utero.
Se non avviene il concepimento, parte del tessuto si sfalda e fuoriesce dall’organismo determinando il flusso mestruale.
Cos’è l’endometriosi
L’endometriosi è un disturbo caratterizzato dalla presenza di cellule endometriali al di fuori della cavità uterina, prevalentemente nella pelvi; per questo parliamo di endometriosi pelvica. Qui le cellule endometriali provocano la formazione di cisti ovariche, lesioni e noduli profondi.
Si tratta di una malattia complessa, influenzata da fattori genetici e ambientali, attorno alla quale si interrogano medici, pazienti e ricercatori.
Non conosciamo la causa esatta della comparsa dell’endometriosi. Alcune tra le ipotesi più solide suggeriscono che:
- Può essere il risultato di un flusso mestruale retrogrado, cioè una mestruazione che va verso l’interno della pancia attraverso le tube.
- Esiste di sicuro una predisposizione genetica. Potrebbe essere una malattia a base ereditata, o risultare da errori genetici.
Quanto è diffusa, come si arriva alla diagnosi
L’endometriosi pelvica è piuttosto diffusa: colpisce infatti circa il 10% delle donne in età fertile. Nonostante ciò è ancora troppo poco conosciuta e spesso viene diagnosticata con difficoltà e ritardo.
La donna affetta da endometriosi deve consultare infatti diversi specialisti prima di ottenere una diagnosi certa. Ci sono molte cause di per questo ritardo diagnostico; influisce sicuramente molto il pensiero comune, e diffuso anche in molti specialisti, che il sintomo “dolore” pelvico sia da considerare “normale” nella vita di una donna. Per questo spesso viene sottovalutato.
Cosa comporta, come si tratta
Un numero che va circa dal 30 al 40% delle donne con endometriosi è sterile; la causa è multifattoriale e tuttora area attiva di ricerca. La difficoltà a iniziare una gravidanza può essere il primo momento di diagnosi certa.
A seconda di dove sono localizzate le cellule endometriali possiamo distinguere diverse tipologie di endometriosi:
- Adenomiosi: l’endometrio è localizzato dentro l’utero, nello spessore del miometrio. In questo caso il dolore mestruale è molto forte e la terapia complessa e differente a seconda dei periodi della vita. Può comportare l’asportazione dell’utero, o isterectomia.
- Endometriosi pelvica: l’endometrio ectopico si trova sul peritoneo pelvico o negli altri organi pelvici (ovaie, legamenti uterini, setto retto-vaginale, tube, vescica, sigma, ecc.). L’endometriosi pelvica può essere superficiale oppure, nei casi in cui si approfondisce al di sotto del peritoneo e all’interno dei tessuti, viene definita endometriosi profonda.
- Endometriosi di un determinato organo o tessuto: quando si può reperire in organi e tessuti al di fuori e lontani dalla pelvi (ombelico, vulva, cicatrici di interventi laparotomici, appendice, polmoni, ecc.). Questa condizione fa comunque parte della endometriosi esterna ed è molto più rara.
Il trattamento varia a seconda del periodo della vita, della ricerca o meno di una gravidanza, della posizione ovarica o peritoneale superficiale o profonda. Può essere:
- Farmacologico: si basa sul principio ormonale soppressivo nei confronti del tessuto endometriosico e sulla terapia antinfiammatoria.
- Chirurgico: nei casi in cui si sceglie questa via, il trattamento dovrà essere di escissione completa della malattia con asportazione del peritoneo, dei noduli profondi, sino alla resezione del retto quando coinvolto dalla malattia. Proprio in questi casi l’utilizzo di una metodica mini-invasiva è essenziale, perché permette di ispezionare in maniera privilegiata il peritoneo e ridurre le aderenze postoperatorie.
Le conseguenze sociali dell’endometriosi hanno trovato riscontro autorevole nella Written Declaration on Endometriosis, firmata da 266 membri del Parlamento Europeo nell’aprile 2004. Questo riconoscimento ha fatto sì che entrasse a fare parte dell’elenco delle malattie invalidanti e cronica con diritto all’esenzione (LEA).
Per approfondire
Ecco qualche risorsa in più sull’endometriosi
- Le linee guida della European Society of Human Reproduction and Embryology
- La pagina dedicata del Ministero della Salute, dove puoi trovare informazioni anche sulle esenzioni.
I prossimi passi
Se hai il sospetto di poter soffrire di endometriosi o desideri prenotare una visita per ricevere un nuovo parere su eventuali problematiche che hai già provato ad indagare puoi contattarmi e fissare un appuntamento.
Se invece hai trovato l’informazione che cercavi sull’endometriosi pelvica e vuoi approfondire altri argomenti puoi sfogliare le risorse che ho raccolto per te in una pagina dedicata.